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Improvvisazione teatrale

 

Improvvisazione teatrale Terzo modulo. Base fondamentale per il successivo lavoro organico con il testo. Utilizzata da noi principalmente per sviluppare gli strumenti dell’attore e secondariamente come spettacolo in sé. Ispirazione che nasce sul momento dal momento.

A chi è rivolto

Il modulo può essere frequentato anche da chi non ha seguito i precedenti ma si sconsiglia di frequentare solo il corso di improvvisazione a chi vuole una formazione attorale in generale.

Rivolto a chi è interessato a sviluppare una reazione più spontanea, utile sia alla recitazione comica che a quella drammatica, previo parere dell’insegnante.

Obiettivi generali

  1. Liberazione dai condizionamenti creati dal pubblico e dall’ “ansia da prestazione”.
  2. Superare la paura della perdita di controllo che isola e ingabbia l’attore.
  3. Restare connessi qui e ora.
  4. Scoprire che l’energia necessaria all’azione/reazione proviene dall’esterno: altri personaggi e circostanze.
  5. Eliminazione dei blocchi della creatività e dell’espressività: tabù, insicurezza, educazione, razionalità.

Obiettivi secondo anno

  1. 1 Consolidare le attitudini sulle quali si è iniziato a lavorare nel primo anno.
  2. 2 Conoscere la struttura base di una storia.
  3. 3 Aumentare il tempo di connessione con i compagni e con le circostanze della storia.
  4. 4 Approfondire e dare sempre più concretezza ai concetti teorici dei moduli precedenti.

Metodo

Si tratta fondamentalmente di creare delle storie mentre si rappresentano, rispondendo a una suggestione data sul momento dal pubblico. La storia si sviluppa reagendo agli stimoli forniti dai compagni. La valutazione non va fatta sulla qualità delle storie ma sulla modalità di lavoro degli attori.

La teoria viene inserita solo al secondo anno perché, se inserita prima, si otterrebbe l’effetto contrario a quello auspicato, e cioè una performance controllata dall’intelletto priva di vita e di momenti creativi.

L’attore diventa nello stesso momento: coautore, esecutore e coregista della performance.

L’attenzione verrà posta su: collaborazione; errori come opportunità; importanza dei dettagli, essenziale; mimica; silenzio; concentrazione; chi, cosa, dove, quando, perché e come; fiducia in sé e negli altri; ascolto e memoria; fare, non dire; storytelling: coerenza, collegamenti e regola della scena; gestire l’attenzione del pubblico; caratterizzazione; tensione e comicità.

Struttura

Il modulo è costituito da 60 incontri suddivisi in due anni. Tra il primo e il secondo anno è possibile una selezione da parte dell'insegnante. La frequenza è di una volta a settimana con incontri di tre ore da ottobre a maggio. Chi desidera un percorso più intensivo, durante il secondo anno, può frequentare contemporaneamente il Laboratorio teatrale.
A giugno di ogni anno si porta in scena il saggio finale. Ogni anno di frequenza dà diritto a un attestato.
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